Grazie
alle vostre 520.000 firme, consegnate due giorni fa ai Presidenti
Boldrini e Grasso, è stato fatto un grande passo in avanti.
Dopo l'approvazione della delibera da parte degli Uffici di presidenza del Senato e della Camera infatti, non
riceveranno più il vitalizio i deputati e i senatori condannati, in via
definitiva, a pene superiori a due anni di reclusione per tutti i
delitti di mafia e per tutti i delitti che vanno dal peculato alla
concussione.
Il
vitalizio non sarà più erogato neanche ai parlamentari condannati a due
anni di reclusione per tutti gli altri delitti che hanno una pena
massima prevista di 6 anni.
Si poteva fare meglio? Sicuramente sì,
ad esempio introducendo l'abuso d'ufficio. Oppure inserendo reati con
pena massima di 5 anni, per i quali scattano le intercettazioni
telefoniche e ambientali, come pure abbiamo proposto. Poteva andare
peggio? E' ancora più sicuro: se nemmeno questa delibera fosse stata
approvata tutto sarebbe rimasto come prima. Con il vitalizio pagato a
chi ha subito condanne definitive per reati gravi.
Anche
per quanto riguarda la riabilitazione, che è prevista dal Codice penale
per tutti i cittadini e che viene decisa dal Tribunale di Sorveglianza,
cioè dalla magistratura, Libera ha proposto che si modifichino gli
articoli del Codice penale, prevedendo, come si farà per il
patteggiamento, che non sia possibile la "riabilitazione" se non si è
restituito almeno il maltolto. La battaglia continua ma un primo passo in avanti è stato fatto.
È
stata una lunga battaglia. Una battaglia durante la quale non vi siete
limitati a firmare contribuendo a creare la più grande petizione della
storia del web italiano, ma durante la quale avete costantemente condiviso gli aggiornamenti, reclutato nuovi firmatari, sollecitato con twitter i decisori, partecipato a dimostrazioni offline.
Grazie
Libera via Change.org
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